'La corruzione spuzza': a Benevento confronto promosso da Ucsi e OdG

Interessante dibattito sulla corruzione il 22 giugno a Benevento, presso l’Auditorium San Vittorino, organizzato dall’Ordine regionale dei Giornalisti e dall’Unione Cattolica della Stampa Italiana della Campania.

Il tema è stato individuato a partire dalle parole che Papa Francesco disse a Scampia nel corso della sua visita a Napoli il 21 marzo del 2016: “La corruzione spuzza”. Da questo imperativo e dal racconto dei relatori (il magistrato, procuratore aggiunto di Benevento Giovanni Conzo, il musicista e scrittore Luca Signorini, don Doriano Vincenzo De Luca, vice-direttore di Nuova Stagione e parroco a Capodichino, Ottavio Lucarelli, direttore dell’Ordine dei Giornalisti della Campania) è nato un interessante confronto.

L’incontro si inseriva nella formazione permanente dei giornalisti ed è uno dei tanti corsi che vede insieme l’Ordine regionale e l’Ucsi Campania confrontarsi su temi importanti e delicati, che attengono ai valori.

Giovanni Conzo si è soffermato sul reato nelle sue varie declinazioni e sulle inchieste giornalistiche legate al fenomeno della corruzione che talvolta possono ledere o addirittura bloccare le indagini in corso se rivelano incautamente particolari e fatti riservati.

Da Luca Signorini, primo violoncellista del san Carlo e docente presso il conservatorio Nicola Sala di Benevento, il racconto di spaccati inediti legati al fenomeno corruttivo, che si rivela sempre di più fenomeno trasversale, spesso vissuto come atteggiamento da molti, anche inconsapevolmente. Signorini, che oltre ad essere un musicista affermato è anche uno scrittore, affronta il tema in maniera delicata ma precisa nel suo ultimo libro “Rovine”, edito da Polidoro.

Dal suo intervento è venuto fuori ad esempio il fenomeno degli “scambisti”, titolari di associazioni musicali che invitano nelle loro manifestazioni musicisti a cui danno compensi, frutto di sovvenzioni pubbliche, certi che questi stessi a loro volta ricambieranno il “favore” invitandoli a loro volta nelle serate organizzate dalle loro associazioni e quindi percependo il medesimo compenso sempre frutto di finanziamento pubblico. Ma non è questo l’unico esempio di fenomeni corruttivi presenti nel mondo della musica. Luca Signorini ha citato casi nei quali lui stesso è stato oggetto di pressioni affinché favorisse candidati scadenti in cambio di ruoli di rilievo. «Ed è per questo - ha concluso - che tanti ragazzi bravi e talentuosi poi non trovano lavoro da noi».

Da don Doriano Vincenzo De Luca infine una via d’uscita: «Non esistono mezze misure, nè terze vie; dalla corruzione e dai comportamenti equivoci si esce con scelte chiare e precise, con dei no netti e privilegiando sempre la cultura che è alla base di ogni scelta etica: e, infine, citando il Vangelo: «che il vostro parlare sia sì sì, no no, tutto il resto viene dal maligno».

Ultima modifica: Mar 26 Giu 2018