Il nostro grazie ad Angelo Paoluzi, uno dei 'rifondatori' dell'Ucsi
Angelo Paoluzi, alla fine degli anni Novanta, mise la sua passione e la sua intelligenza al servisio di un'associazione più libera e al passo coi tempi.
Piccoli editoriali per la condivisione e il confronto
Angelo Paoluzi, alla fine degli anni Novanta, mise la sua passione e la sua intelligenza al servisio di un'associazione più libera e al passo coi tempi.
Mai avrei immaginato che dal volontariato in un oratorio potesse scaturire la mia professione di giornalista.
Fu un amico a consigliarmi di farne un reportage e di portarlo al quotidiane locale. Aveva ascoltato il mio racconto di viaggio: una Pasqua trascorsa a Praga, pochissimi anni dopo l’invasione sovietica. Storie di gioventù e di libertà, di dissidenti e di eroi.Trovai anche il cimitero (fu un’avventura) dove era sepolto Jan Palach, suicida col fuoco, una terribile testimonianza di disperazione.
L’esercizio di memoria, utile anche per rimotivarsi in tempi non sempre facili, mi porta immediatamente a dire che, rispetto alla mia scelta di fare la giornalista, non posso parlare di una vera e propria scintilla... piuttosto mi viene da pensare ad una cottura lenta.
La curiosità per un mestiere che ho sempre considerato creativo e la passione per lo scrivere sono state le due scintille che mi hanno dato la spinta a propormi, per la prima volta, alla redazione di un noto giornale locale.