Professione

Le notizie che riguardano il giornalismo e la comunicazione

Sono venti i giornalisti sotto protezione in Italia.

Sono venti i giornalisti italiani sottoposti a misure di protezione personale a seguito di minacce. Lo ha reso noto 'Ossigeno per l'Informazione', osservatorio promosso dalla Federazione nazionale della stampa e dall'Ordine dei giornalisti, che ha chiesto e ottenuto che il governo rendesse pubblici i dati, grazie all'impegno del viceministro dell'Interno Filippo Bubbico.

Il 2 luglio la seconda edizione del Festival del NON giornalismo

Torna per la seconda edizione il Festival del NON Giornalismo, il premio meneghino della “NON stampa” organizzato dall’omonimo gruppo Facebook nato per prendere in giro errori e orrori della categoria dei giornalisti italiani.

Bando per le agenzie di stampa: assegnati nove lotti su dieci

Sono stati resi noti i risultati del bando per l’assegnazione dei fondi alle agenzie di stampa nazionali. A dare la notizia è il direttore dell’agenzia Dire, Nico Perrone, in un articolo pubblicato sul sito web dell’agenzia.

Lavoro, il Papa ai delegati Cisl: l'assurdo di una società che fa lavorare troppo a lungo gli anziani e non offre possibilità ai giovani

Oggi, 28 giugno, Papa Francesco ha ricevuto in udienza i Delegati della CISL in occasione del loro Congresso Nazionale sul tema: “Per la persona, per il lavoro”. In mesi in cui ci stiamo occupando di lavoro e informazione ne rilanciamo alcuni passaggi particolarmente significativi:

Persona e lavoro sono due parole che possono e devono stare insieme. (...) Il lavoro è la forma più comune di cooperazione che l’umanità abbia generato nella sua storia (...) Il lavoro è una forma di amore civile: non è un amore romantico né sempre intenzionale, ma è un amore vero, autentico, che ci fa vivere e porta avanti il mondo.(...)

E’ una società stolta e miope quella che costringe gli anziani a lavorare troppo a lungo e obbliga una intera generazione di giovani a non lavorare quando dovrebbero farlo per loro e per tutti (...) È allora urgente un nuovo patto sociale per il lavoro, che riduca le ore di lavoro di chi è nell’ultima stagione lavorativa, per creare lavoro per i giovani che hanno il diritto- dovere di lavorare (...)

Vorrei sottolineare due sfide epocali che oggi il movimento sindacale deve affrontare e vincere se vuole continuare a svolgere il suo ruolo essenziale per il bene comune. La prima è la profezia (...) Seconda sfida: innovazione. I profeti sono delle sentinelle, che vigilano nel loro posto di vedetta(...)

Sindacato è una bella parola che proviene dal greco syn-dike, cioè “giustizia insieme”. Il capitalismo del nostro tempo non comprende il valore del sindacato, perché ha dimenticato la natura sociale dell’economia, dell’impresa. Questo è uno dei peccati più grossi (..)

Economia di mercato: no. Diciamo economia sociale di mercato, come ci ha insegnato San Giovanni Paolo II: economia sociale di mercato.

L’economia ha dimenticato la natura sociale che ha come vocazione, la natura sociale dell’impresa, della vita, dei legami e dei patti. Ma forse la nostra società non capisce il sindacato anche perché non lo vede abbastanza lottare nei luoghi dei “diritti del non ancora”: nelle periferie esistenziali, tra gli scartati del lavoro (...) Non lo vede lottare tra gli immigrati, i poveri, che sono sotto le mura della città; oppure non lo capisce semplicemente perché a volte – ma succede in ogni famiglia – la corruzione è entrata nel cuore di alcuni sindacalisti. Non lasciatevi bloccare da questo (...)
Non c’è giustizia insieme se non è insieme agli esclusi”.