Nasce Freejourn, il social network dei giornalisti freelance
Lanciato a Milano il Social Network del giornalismo. Ogni freelance avrà un profilo per mettere in mostra i propri lavori e proporre nuovi progetti da finanziare tramite crowdfunding
Le notizie che riguardano il giornalismo e la comunicazione
Lanciato a Milano il Social Network del giornalismo. Ogni freelance avrà un profilo per mettere in mostra i propri lavori e proporre nuovi progetti da finanziare tramite crowdfunding
Tra Nord e Sud ci sono differenze di quasi 8.000 euro l’anno per chi lavora nel mondo della comunicazione.
Gli studenti universitari guardano sempre meno TV: emerge da una ricerca di “Pubblicità Progresso” e Assirm. Meno della metà ne fruisce quotidianamente, mentre una vasta maggioranza (82,3%) la guarda solo una volta la settimana. Film (75,5%) e serie tv (69,2%) sono i contenuti preferiti dal panel intervistato. News e telegiornali si posizionano invece al terzo posto.
Oltre un terzo degli adolescenti italiani è convinto che i contenuti postati sui social siano visibili esclusivamente dai destinatari. E’ quanto emerge da “Quanto #condividi?“, studio curato dalla Polizia Postale e dall’Università La Sapienza di Roma, con la collaborazione del Dipartimento della Giustizia minorile, che ha coinvolto 1874 ragazzi tra gli 11 e i 19 anni, il 28,2% di scuola media e il 71,8% delle superiori, di 20 province italiane.
Una sagoma di cartone per schermo, un paio di telecamere, qualche cellulare e un foglio con le notizie. Sono i mezzi usati dai giornalisti venezuelani per combattere la censura mediatica del regime di Maduro.