libertà di stampa

  • Prosegue il lavoro del consorzio europeo per la libertà di stampa

    La Commissione europea finanzia con altri due milioni il consorzio Media Freedom Rapid Response “per continuare il suo lavoro di difesa e sostegno della libertà di stampa e dei media in tutta l'Europa: stati membri, Paesi candidati e Ucraina”.

  • Querele temerarie e diffamazione, l'Italia 'richiamata' dal Consiglio d'Europa

    L’Italia è da tempo “sotto osservazione” del Consiglio d’Europa sulla libertà di stampa. In particolare per ciò che riguarda le azioni giudiziarie di stampo intimidatorio, penali (querele per diffamazione) e civili (richieste spropositate di risarcimenti).

  • Social e proteste di piazza, dove i giornalisti rischiano di più

    Mai come nell’ultimo periodo in Europa ci sono stati attacchi a giornalisti e operatori dei media in Europa. Lo conferma anche l’ultimo rapporto pubblicato, redatto dalla Federazione Europea dei Giornalisti (EFJ) e dall'International Press Institute (IPI), con il supporto del Centro Europeo per la Libertà di Stampa e Media (ECPMF).

  • Turchia, la più grande prigione per giornalisti del mondo

    Più della Cina, peggio di Egitto e Iran. La Turchia è oggi la più grande prigione per giornalisti del mondo. Lo dicono tutti gli osservatori internazionali, dal Committee to Protect Journalists a Reporters sans Frontières. Lo confermano quelli locali.

  • Un appello globale per la durezza e la libertà dei giornalisti

    Un appello di 87 organizzazioni internazionali per affermare i diritti uman e la sicurezza dei giornalisti e per bloccare le cosiddette querele temerarie.

    Lo rilanciano 11 testate in tutta Europa: in inglese Euractiv, in bulgaro Dnevnik, in croato Jutarnji, in estone Eesti Päevaleht, in greco Documento, in ungherese 444.hu, in polacco Gazeta Wyborcza. E poi ci sono anche Newsbook a Malta, Publico in Portogallo, El Diario in Spagna, Dennik N in Slovacchia, Aftonbladet in Svezia. Dovrebber aderire anche Le Monde e un giornale in lingua tedesca.

    L’appello chiede che non si dimentichi l'omicidio di Daphne Caruana Galizia e che si agisca per proteggere tutti gli altri che, come lei, si impegnano a cercare la verità anche a costo di criticare i potenti.

    Le querele temerarie costituiscono una minaccia alla libertà di espressione, qualcosa che intimidisce le voci critiche, e che spegne quello che viene definito «l'ossigeno di ogni sana società democratica».

  • Una dedica speciale per questa giornata della libertà di informazione

    Nella giornata per la libertà di stampa (proprio oggi, 3 maggio) il nostro pensiero grato va a tutti i giornalisti che hanno avuto il coraggio di pagare un prezzo alto, in alcuni casi coincidente con la vita, per dare voce a chi non ha voce, per illuminare periferie esistenziali e zone d’ombra della terra, a quelli che continuano a cercare sempre la verità e mai il compromesso, pagando – se serve- di persona. Come ha fatto Nadia De Munari, volontaria dell’operazione Mato Grosso, partita giovanissima per il Perù e barbaramente uccisa a 50 anni, dopo aver contagiato tanti con il sorriso e la professionalità, con l’entusiasmo e la speranza di un mondo più giusto.

  • Una grande mobilitazione pubblica per difendere la libertà di stampa

    Sensibilizzare tutti con il massimo sforzo sul tema della libertà di stampa, come hanno fatto all’unisono trecento testate statunitensi, e prepararsi ad una grande mobilitazione pubblica, che coinvolga non solo i giornalisti ma anche associazioni, organizzazioni e cittadini. Sono queste le risposte all’attacco ripetuto a cui il giornalismo italiano è sottoposto in queste ultime settimane, e sono state annunciate martedì 9 ottobre in una conferenza stampa nella sede della Fnsi.

  • Vertice del Mfrr sulla libertà di stampa in Europa

    Dal 22 al 24 marzo si svolge il vertice del Media Freedom Rapid Response. Si parlerà del «rafforzamento della libertà dei media, dei media indipendenti e della sicurezza dei giornalisti in Europa».

  • Violenze e minacce ai giornalisti: l'allarme è globale.

    Cresce il numero dei cronisti uccisi, incarcerati, minacciati. Lo dice l’ dell'Ifj, , la Federazione internazionale dei giornalisti, nel corso della riunione a Taipei.