silenzio

  • Dj Fabo: una questione laica. Molto, ma molto laica.

    C’è un aspetto, nella tragica vicenda di Fabiano Antoniani e della sua fidanzata Valeria, che colpisce in questi giorni e, intuibilmente, dei prossimi: il clamore mediatico. Un clamore che la banalità dei social moltiplica e rafforza con una linea assai chiara: utilizzare un caso umano, la sofferenza di una persona ancora giovane e ricca di vitalità prima di un incidente stradale, per fare da sponda a una richiesta generale - e dunque politica – in favore di una legge che consenta presto, anche in Italia, quello che è possibile in Svizzera e in qualche altro Paese “avanzato” dove “modernità” fa rima con superamento delle fisime, per definizione bigotte, del mondo cattolico o di qualche altro nostalgico rispetto a pensieri vecchi, da rottamare sull’altare dei “diritti”...

  • I media sono ancora capaci di ascolto? Confronto a Firenze (Ucsi Toscana)

    I media sono ancora capaci di ascolto?
     Giornata di formazione a Firenze, alla “Gonzaga University”, per tutti i comunicatori. L’evento, il primo del 2017 organizzato da UCSI Toscana, ha visto la collaborazione di AST e di numerosi professionisti del settore. Nel pomeriggio il rinnovo del direttivo regionale...

  • Il giorno del silenzio - Sabato Santo

    Sabato Santo - IL SILENZIO "Giuseppe d'Arimatea, che era discepolo di Gesù, ma in segreto per timore dei Giudei, chiese a Pilato di poter prendere il corpo di Gesù, e Pilato glielo permise. Egli dunque venne e prese il corpo di Gesù. Nicodemo, che in precedenza era andato da Gesù di notte, venne anch'egli, portando una mistura di mirra e d'aloe di circa cento libbre. Essi dunque presero il corpo di Gesù e lo avvolsero in fasce con gli aromi, secondo il modo di seppellire in uso presso i Giudei" (Giovanni, 19)

  • Il silenzio e quella voglia di mostrarsi solidali

    Le scosse sono arrivate improvvise, nettamente percepibili, fra la mattina e il pomeriggio di mercoledì scorso: quattro di magnitudo superiore a 5 gradi, in un’area che ha interessato ampiamente il Centro Italia. Le ho avvertite io stesso con non poca intensità nell’Episcopio di Chieti. Vari contatti telefonici con sacerdoti e laici, sparsi sul vasto territorio dell’Arcidiocesi, oltre che scambi d’informazioni con diverse autorità interessate, mi hanno dato presto il quadro di una paura diffusa, ma anche - grazie a Dio - di danni relativamente pochi a persone e cose...

  • La bellezza del silenzio. Anche per noi giornalisti. Incontro Ucsi alla Certosa di Firenze.

    In occasione della festa di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti, si è svolto l'incontro dei comunicatori cattolici toscani alla Certosa di Firenze.

  • La gaffe di Toti e la virtù del silenzio

    Per i giornalisti della tv il ritmo è tutto, la parola deve scorrere fluida e veloce, non può esserci nessun ‘vuoto’ nel rapporto con gli interlocutori. Per questo all’inizio della mia attività non capivo proprio certi personaggi, autorevoli e conosciuti, che tuttavia di fronte al microfono e (soprattutto) alla telecamera si ritraevano quasi con sofferenza, pesavano ogni parola, ostentavano la timidezza piuttosto che la sicurezza.

  • Quei silenzi che oggi imparo a conoscere e abitare - #allafinestra

    Nel silenzio di queste giornate c’è tanto rumore da captare. Dal balcone di casa la prospettiva è, allo stesso tempo, limitata e abbondante. Ci sono piccole cronache, quelle che nessun giornale pubblicherà mai, che si pregiano dell’unicità del tuo punto di vista. La stessa piccola scena – vista dal balcone del condomino che sta dall’altra parte del giardino – non godrà dello stesso racconto. La luce sul volto di uno dei più piccoli inquilini – che lo fotografa in una rarissima uscita di casa, giusto per prendere una brevissima boccata d’aria – non sarà la stessa da ogni angolazione del piccolo prato, svelando a ciascuno un lato diverso di quella personcina in virtù. Il volo sereno di un gabbiano, convertito alla città, racconterà spazi e virate diverse a seconda del punto dal quale si ha la fortuna di poterlo osservare.

  • Quei silenzi che oggi imparo a conoscere e abitare - #allafinestra

    Nel silenzio di queste giornate c’è tanto rumore da captare. Dal balcone di casa la prospettiva è, allo stesso tempo, limitata e abbondante. Ci sono piccole cronache, quelle che nessun giornale pubblicherà mai, che si pregiano dell’unicità del tuo punto di vista. La stessa piccola scena – vista dal balcone del condomino che sta dall’altra parte del giardino – non godrà dello stesso racconto. La luce sul volto di uno dei più piccoli inquilini – che lo fotografa in una rarissima uscita di casa, giusto per prendere una brevissima boccata d’aria – non sarà la stessa da ogni angolazione del piccolo prato, svelando a ciascuno un lato diverso di quella personcina in virtù. Il volo sereno di un gabbiano, convertito alla città, racconterà spazi e virate diverse a seconda del punto dal quale si ha la fortuna di poterlo osservare.

  • Ritornare a pensare interiormente. La provocazione di Francesco di Sales

    Qualche settimana fa in Facebook mi chiedevo insieme a un amico teologo se persone con responsabilità – giornalisti, politici, uomini di impresa, ecc. - immersi nei loro mille impegni hanno ancora tempo per riflettere e approfondire i temi che affrontano. Ci chiedevamo: quando trovano il tempo per studiare e approfondire i temi di loro responsabilità? Tra una chat e una telefonata? Tra un colloquio e una riunione? Tra una pressione lavorativa e l’altra?...

  • Sabato - Il giorno del silenzio

    Sabato Santo - IL SILENZIO "Giuseppe d'Arimatea, che era discepolo di Gesù, ma in segreto per timore dei Giudei, chiese a Pilato di poter prendere il corpo di Gesù, e Pilato glielo permise. Egli dunque venne e prese il corpo di Gesù. Nicodemo, che in precedenza era andato da Gesù di notte, venne anch'egli, portando una mistura di mirra e d'aloe di circa cento libbre. Essi dunque presero il corpo di Gesù e lo avvolsero in fasce con gli aromi, secondo il modo di seppellire in uso presso i Giudei" (Giovanni, 19)

  • Sabato - Il giorno del silenzio

    Sabato Santo - IL SILENZIO "Giuseppe d'Arimatea, che era discepolo di Gesù, ma in segreto per timore dei Giudei, chiese a Pilato di poter prendere il corpo di Gesù, e Pilato glielo permise. Egli dunque venne e prese il corpo di Gesù. Nicodemo, che in precedenza era andato da Gesù di notte, venne anch'egli, portando una mistura di mirra e d'aloe di circa cento libbre. Essi dunque presero il corpo di Gesù e lo avvolsero in fasce con gli aromi, secondo il modo di seppellire in uso presso i Giudei" (Giovanni, 19)

  • Sabato - Oggi è il giorno del silenzio. Di cui tutti abbiamo tanto bisogno

    Sabato Santo - IL SILENZIO "Giuseppe d'Arimatea, che era discepolo di Gesù, ma in segreto per timore dei Giudei, chiese a Pilato di poter prendere il corpo di Gesù, e Pilato glielo permise. Egli dunque venne e prese il corpo di Gesù. Nicodemo, che in precedenza era andato da Gesù di notte, venne anch'egli, portando una mistura di mirra e d'aloe di circa cento libbre. Essi dunque presero il corpo di Gesù e lo avvolsero in fasce con gli aromi, secondo il modo di seppellire in uso presso i Giudei" (Giovanni, 19)

  • Sabato Santo: il giorno del silenzio

    Sabato Santo - IL SILENZIO "Giuseppe d'Arimatea, che era discepolo di Gesù, ma in segreto per timore dei Giudei, chiese a Pilato di poter prendere il corpo di Gesù, e Pilato glielo permise. Egli dunque venne e prese il corpo di Gesù. Nicodemo, che in precedenza era andato da Gesù di notte, venne anch'egli, portando una mistura di mirra e d'aloe di circa cento libbre. Essi dunque presero il corpo di Gesù e lo avvolsero in fasce con gli aromi, secondo il modo di seppellire in uso presso i Giudei" (Giovanni, 19)

  • Sabato Santo: il momento del silenzio

    Sabato Santo - IL SILENZIO "Giuseppe d'Arimatea, che era discepolo di Gesù, ma in segreto per timore dei Giudei, chiese a Pilato di poter prendere il corpo di Gesù, e Pilato glielo permise. Egli dunque venne e prese il corpo di Gesù. Nicodemo, che in precedenza era andato da Gesù di notte, venne anch'egli, portando una mistura di mirra e d'aloe di circa cento libbre. Essi dunque presero il corpo di Gesù e lo avvolsero in fasce con gli aromi, secondo il modo di seppellire in uso presso i Giudei" (Giovanni, 19)

  • Social e video, facciamo comunità e abitiamo il nostro silenzio

    Incontrarsi online è strano. Però, in questo momento, poterlo fare diventa un’occasione preziosa di ascolto reciproco: un modo alternativo per fare comunità. È con questo spirito che Ucsi Friuli Venezia Giulia ha proposto ai propri aderenti un paio di iniziative per accompagnare quell’#iorestoacasa in questo momento così necessario.