giornalisti

  • Il racconto giornalistico delle nuove povertà, un dialogo sul nostro sito

    Nella finestra dell’agenzia Sir, sul nostro sito, potete leggere il resoconto attento e completo delle varie fasi della celebrazione del Giubileo degli “esclusi”. Le parole e i gesti del Papa, certamente, invitano ad una riflessione profonda anche noi giornalisti, chiamati a “vedere, comprendere e narrare” (padre Francesco Occhetta, leggi qui www.ucsi.it/parola-e-parole-contenuti/8279-vedere,-comprendere,-narrare.html ) anche questa dimensione così vera e dirompente della nostra società. Ma come lo stiamo facendo? Quale attenzione dedichiamo a chi vive al di là del giro dei “soliti noti” che di solito interpelliamo, intervistiamo, commentiamo? E quale discernimento applichiamo in particolare nel “racconto giornalistico delle nuove povertà”, di quei fenomeni insomma che stanno emergendo adesso in forma nuova, insolita e grave, così come sono descritti anche nell’ultimo rapporto della Caritas?
    Lo faremo chiedendo il contributo di analisi e di idee a tanti interlocutori diversi, soprattutto a coloro che ogni giorno vivono a contatto con l’esperienza dello “scarto” nella società di oggi. Proveremo ad evidenziare anche i rischi, sempre presenti quando affrontiamo questi temi, di un’informazione “distorta”, “urlata”, “retorica”. E’ un’attenzione, la nostra, che è il frutto di questo Giubileo della Misericordia. E che potrà aiutare tutti noi a crescere, anche professionalmente.

  • In Parlamento ci sono oltre 50 giornalisti

    In questa legislatura, tra Camera e Senato, ci sono 33 giornalisti professionisti.

  • L'andamento (positivo) dei giornali nel mese di giugno

    A giugno le vendite dei giornali sono andate abbastanza bene.

  • L'attesa e il desiderio dei Magi

    Il tema della luce domina le feste del Natale e dell’Epifania, che anticamente - e ancora oggi in Oriente erano unite in una sola grande “festa delle luci”.

  • L'autocertificazione per i giornalisti. Ecco i moduli on line

    Da oggi 6 novembre 2020 torna l'autocertificazione per gli spostamenti, nelle ore di lockdown (che variano a seconda delle regioni, naturalmente).

  • L'impatto dell'intelligenza artificiale sul lavoro giornalistico

    Nel giorno dello sciopero, si moltiplicano anche le considerazioni sugli effetti dell’intelligenxza artificiale nel mondo del lavoro.

  • L'urgenza di un salario dignitoso

    La dimensione del giornalista è sempre più precaria. Ma non, come accadeva un volta, per il tipo di lavoro in sé, che difficilmente si concilia con i turni prestabiliti, gli orari fissi e le feste degli altri.

    Il giornalista oggi è precario perché in molti (troppi) casi ha poche garanzie e un reddito inadeguato.

  • La carneficina dei giornalisti in Medio Oriente

    Anche la Federazione europea dei giornalisti ha firmato l’appello dei giornalisti per un cessate il fuoco e per proteggere il diritto di accesso all'informazione in Israele e Palestina.

  • La lettera ai giornalisti dell'arcivescovo di Milano

    Dall'arcivescovo di Milano parte una lettera al mondo dei media: «In questo tempo tribolato siete rimasti al vostro posto. È importante condividere una visione che vede l’umanità come vocazione alla fraternità»

  • La stampa, ogni mese, raggiunge 44 milioni di italiani

    Quotidiani e periodici scelti ogni mese dall’83,3% della popolazione (14 anni e oltre) attraverso il supporto cartaceo o in formato digitale: in termini assoluti sonopiù di 44 milioni di italiani. Secondo gli ultimi dati Audipress il 33% della popolazione legge almeno un quotidiano...

  • La Supercoppa delle polemiche (anche dei giornalisti)

    La scelta di disputare la finale di Supercoppa italiana in Arabia Saudita ha provocato forti reazioni, Un presidio è stato promosso dall’Usigrai e vi hanno aderito la Federazione della Stampa, l’Ordine dei giornalisti, Amnesty International Italia e Articolo21.

  • La voglia di informarsi con strumenti 'verificati e attendibili'

    Quasi un terzo degli italiani, ogni giorno, sceglie un quotidiano per conoscere le notizie dall’Italia e dal mondo. Lo rileviamo dagli ultimi dati Audipress e la cosa può forse sorprendere. Fatto è che ci sono quasi 16 milioni di italiani che ogni giorno generano 24 milioni di letture.

  • Le "bufale" di oggi e l'insegnamento (molto attuale) di Carlo Maria Martini

    «Una società divisa, rissosa e in preda al risentimento, smarrisce il senso di comune appartenenza, distrugge i legami, minaccia la sua stessa sopravvivenza. Tutti, particolarmente chi ha più responsabilità, devono opporsi a questa deriva. Il web, ad esempio, è uno strumento che consente di dare a tutti la possibilità di una libera espressione e di ampliare le proprie conoscenze. Internet è stata, e continua a essere, una grande rivoluzione democratica, che va preservata e difesa da chi vorrebbe trasformarla in un ring permanente, dove verità e falsificazione finiscono per confondersi».
    Il discorso di fine anno del presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha toccato, tra i tanti argomenti, anche quello del web, e della necessità crescente di arginare (senza porre nessun bavaglio) la massa di pseudo notizie (o post-verità, come qualcuno le chiama) che stanno invadendo la rete...

  • Le cattive abitudini dei giornalisti, che portano stress e minor concentrazione. I dati di uno studio inglese

    Cronisti d’assalto, giornalisti sempre di corsa dietro l’ultima notizia. La categoria di chi vive rincorrendo news dovrebbe essere sinonimo di arguzia e concentrazione. Ma un recente studio riportato dal Business Insider rivela qualche dubbio. A evidenziarlo la ricerca della neuroscienziata britannica Tara Swart, realizzata su un campione di cronisti in collaborazione con il London Press Club.

  • Le fonti che usano i giornalisti

  • Le parole 'giuste' per raccontare il Natale, oggi

    Quali sono le vere parole del Natale? Me lo sono chiesto spesso, in tutti questi anni. Perché in fondo il Natale non è una festa semplice da raccontare, per un giornalista. Parliamo sempre, nel piccolo giornale come nella grande tv, del cibo e delle mode, delle vacanze e dei regali, del lusso per i ricchi e delle miserie per i poveri. Talvolta la pigrizia ci porta a fare il ‘copia e incolla’. Fece scalpore qualche tempo fa la messa in onda di un servizio che era già andato in onda l’anno prima. Era proprio identico, nel testo e nelle immagini, eppure furono in pochi ad accorgersene.

  • Le parole giuste per raccontare il Natale

    Quali sono le vere parole del Natale? Me lo sono chiesto spesso, in tutti questi anni. Perché in fondo il Natale non è una festa semplice da raccontare, per un giornalista. Parliamo sempre, nel piccolo giornale come nella grande tv, del cibo e delle mode, delle vacanze e dei regali, del lusso per i ricchi e delle miserie per i poveri. Talvolta la pigrizia ci porta a fare il ‘copia e incolla’. Fece scalpore qualche tempo fa la messa in onda di un servizio che era già andato in onda l’anno prima. Era proprio identico, nel testo e nelle immagini, eppure furono in pochi ad accorgersene.

  • Le regole per i crediti formativi dei giornalisti. Il 31 dicembre scade il primo triennio

    Il 31 dicembre 2016 termina il primo triennio formativo. L’invito è a
    verificare la propria posizione e i crediti formativi acquisiti. Il controllo è
    semplice e immediato attraverso la Piattaforma Sigef cui tutti dovrebbero già
    essere iscritti per poter prenotare l’iscrizione agli eventi formativi.
    Purtroppo dalle statistiche risulta ancora vi siano giornalisti non registrati
    sulla piattaforma. Altri risultano indietro con i crediti. Il Ministero di
    Giustizia ha recentemente ricordato formalmente all’Ordine che l’inosservanza
    dell’obbligo previsto dalla legge dovrà comportare l’apertura di un
    procedimento disciplinare. Già l’’art. 9 del regolamento della formazione
    ricorda l’obbligo deontologico per tutti i giornalisti in attività assegnando
    all’Ordine regionale la verifica dell’eventuale inadempienza. L’iscritto in tal
    caso sarà invitato ad avviare entro tre mesi il percorso formativo e a
    completarlo per la parte contestata nei successivi 90 giorni. Qualora persista
    l’inosservanza, il Consiglio regionale dell’Ordine ne dà segnalazione al
    Consiglio di disciplina territoriale. Nella fase finale del triennio può essere
    importante tener presente che tutti i crediti formativi possono essere
    conseguiti con i corsi online che il Consiglio nazionale ha in particolare
    rafforzato nell’ultimo anno, attraverso il proprio sito internet www.odg.it .
    Il sistema di calcolo dei crediti formativi professionali (CFP) è basato su ogni
    ora di partecipazione agli eventi. Ogni ora rappresenta un CFP. Per l’
    assolvimento dell'obbligo formativo l'iscritto deve acquisire 60 crediti in
    ciascun triennio (con un minimo di 15 annuali) di cui almeno 20 derivanti da
    eventi deontologici. Gli eventi interamente dedicati alla deontologia
    beneficiano di due crediti formativi aggiuntivi solo se organizzati a titolo
    gratuito. Per i neo-iscritti l’inizio della formazione è fissato al 1° gennaio
    successivo alla data di iscrizione ma il credito formativo triennale e la
    relativa tipologia sono riproporzionati in ragione d’anno (20 crediti annui di
    cui un terzo derivante da eventi deontologici) per il tempo restante alla
    conclusione del triennio formativo. Non è invece possibile riportare nel
    computo dei crediti di un triennio quelli eccedenti maturati nel triennio
    precedente. Alcune semplificazioni sono previste per gli iscritti all’Albo da
    più di 30 anni che svolgano attività giornalistica a qualsiasi titolo. Ad essi
    basta acquisire 20 crediti deontologici nel triennio. Sono altresì esentati
    dall’obbligo formativo i pensionati purché non svolgano alcuna attività
    giornalistica. Alcune esenzioni temporanee sono assicurate dall’art. 11 del
    regolamento. Su richiesta dell’iscritto, il Consiglio regionale competente può
    esentare il giornalista dallo svolgimento della formazione in caso di
    maternità o congedo parentale; malattia grave, infortunio e altri casi di
    documentato impedimento derivante da accertate cause oggettive; assunzione di
    cariche elettive per le quali la vigente legislazione preveda la possibilità di
    usufruire di aspettativa dal lavoro per la durata del mandato e limitatamente
    ad esso. Nel riconoscere l’esenzione, il Consiglio regionale ridetermina la
    misura dell’obbligo formativo triennale.

     

    * L'autore è Consigliere nazionale dell'Ordine dei Giornalisti

  • Le vendite dei giornali da gennaio a giugno

    In un solo giorno in Italia si vendono 1,6 milioni di copie dei giornali.

  • Manifestazioni contro green pass e minacce ai giornalisti: ha ancora senso seguirle?

    Si fa sempre più pesante il clima nelle piazze contri i giornalisti.