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  • A Tunisi il congresso della Federazione internazionale dei giornalisti

    Si svolgerà la prossima settimana a Tunisi, dall’11 al 14 aprile, il trentesimo congresso della Federazione internazionale dei giornalisti (IFJ).

  • Anche i giornalisti hanno celebrato la 'giornata del lavoro dignitoso'

    «I risultati di un importante sondaggio sui diritti sociali e professionali dei giornalisti, pubblicati dalla Federazione internazionale dei giornalisti per celebrare la Giornata mondiale per il lavoro dignitoso (7 ottobre) mostrano in modo chiaro che sindacati forti, sostenuti da una legislazione e da diritti di lavoro robusti e correttamente applicati, sono fondamentali per garantire ai colleghi condizioni di lavoro eque e decenti».

  • Appello del sindaco internazionale: 'l'informazione è un bene pubblico, va sostenuto'

    Il sindacato internazionale dei giornalisti (IFJ) ha promosso una mobilitazione, per “salvare i posti di lavoro nel settore dei media e creare una nuova economia dell'informazione, sostenibile ed etica, che deve rimanere un bene pubblico”.

  • C'è allarme, nel mondo, per le limitazioni alla libertà di stampa

    I giornalisti di tutto il mondo sono sempre più sotto tiro. È il quadro che emerge dalla riunione del Comitato esecutivo della Federazione internazionale dei giornalisti (Ifj), che ha accolto la proposta della Fnsi di promuovere iniziative in tutti i Paesi e un incontro con Commissione e Parlamento Ue per chiedere di fermare la repressione in atto in Turchia.
    I giornalisti sono sempre più minacciati, incarcerati, ammazzati. Un'escalation di violenza che assume forme diverse e che si sta diffondendo in tutto il mondo. Per questo la Ifj, cui aderiscono i sindacati di 130 Paesi, il cui Comitato esecutivo si è riunito a Bruxelles, si mobilita per accendere i riflettori su un fenomeno che colpisce al cuore le democrazie perché indebolisce il diritto dei cittadini ad essere informati e per chiedere alle organizzazioni internazionali di agire presso i governi per porre fine all'impunità.
    In cima alla lista delle emergenze per l'informazione e per le libertà e i diritti civili c'è la Turchia. Il documento condiviso dall'intero esecutivo è fatto proprio da Philippe Leruth, presidente dell'Ifj: sarà lui a individuare la data in cui organizzare sit-in davanti alle sedi diplomatiche della Turchia nei vari Paesi e a programmare un incontro delle rappresentanze nazionali dei giornalisti con le massime istituzioni europee.
    Le aree più esposte restano quella africana, dove la Somalia - fa notare Omar Faruk Osman, segretario del sindacato dei giornalisti somali - rimane il posto più pericoloso del continente per esercitare la professione giornalistica. La situazione è critica anche in Sud America, con numerosi Paesi a rischio per i giornalisti. A cominciare dal Venezuela, dove la grave crisi interna si è tradotta anche in un bavaglio generalizzato alla stampa, per finire alla Colombia, dove il numero dei giornalisti minacciati, rapiti o ammazzati rimane molto alto. In questo contesto molto preoccupante, rappresenta comunque una buona notizia il ritorno nella famiglia dell'Ifj dei sindacati dei giornalisti dell'Argentina e dell'Uruguay. Resta critica la situazione invece in India, Pakistan e in molti Paesi del Sud Est dell'Asia, a cominciare dalla Cina. Sotto osservazione anche l'Europa, dove la “ley mordaza” spagnola, le restrizioni e i controlli preventivi messi in atto in Francia dopo la strage di Charlie Hebdo, e il numero crescente di cronisti italiani minacciati o trascinati in tribunale a scopo intimidatorio, impongono azioni coordinate e mirate.
    L'aspetto più grave degli attacchi ai giornalisti e alla libertà di stampa in atto in tutto il mondo è nella quasi certezza dell'impunità per chi se ne rende colpevole. l'Ifj ha lanciato, come e’ noto, la campagna #Endimpunity. Al 31 dicembre 2015, il numero dei giornalisti ammazzati in dieci anni nel mondo è impressionante: 827.
    Le parole d'ordine della campagna #Endimpunity sono "prevenzione, protezione e repressione". È necessario, spiegano i rappresentanti delle Nazioni Unite, che i governi si assumano la responsabilità di proteggere il diritto di espressione e la sicurezza dei cronisti. Occorre attivarsi per far sì che i governi proteggano la libertà di stampa e il dovere dei giornalisti di informare l'opinione pubblica.

  • Cambio al vertice del sindacato mondiale, eletto giornalista del Marocco. Era stato perseguitato e imprigionato

    Il Congresso del sindacato mondiale dei giornalisti (IFJ), la più grande organizzazione mondiale di giornalisti (fondata nel 1926), ha eletto il suo nuovo vertice:

  • Campagna del sindacato mondiale dei giornalisti contro la violenza di genere

    E’ un fenomeno molto preoccupante quello della violenza di genere, e le molestie si registrano anche nei luoghi del lavoro giornalistico.

  • Diminuisce il peso della contrattazione collettiva in tutta Europa, preoccupazione del sindacato dei giornalisti

    Un dato preoccupa le rappresentanze sindacali dei giornalisti, in tutta Europa. Secondo l’Università di Amsterdam infatti la contrattazione collettiva che interessa anche i media sta diminuendo considerevolmente.

  • Diritto d'autore, la risposta delle federazioni internazionali dei giornalisti

    La federazione europea e quella internazionale dei giornalisti (EFJ-IFJ), che insieme rappresentano oltre mezzo milione di giornalisti nel mondo, intervengono in merito all'articolo 17 della Direttiva europea sul diritto d’autore.

  • Eletta la nuova presidente del sindacato mondiale dei giornalisti

    Dominique Pradalié, francese, la nuova presidente della Federazione internazionale dei giornalisti (Ifj).

  • Giornata della libertà di stampa: diritti violati in molti paesi

    Le istituzioni internazionali si mobilitino per la liberazione degli oltre 150 colleghi turchi in carcere. L'appello, rivolto in particolare all’ Unione Europea, è contenuto nella risoluzione approvata all'unanimità dal comitato esecutivo del Sindacato internazionale dei giornalisti (IFJ).

  • I diritti che ancora non valgono per tutti i giornalisti

    La Federazione internazionale dei giornalisti ha pubblicato il 'libro bianco sul giornalismo globale'. Lo ha fatto in occasione della Giornata internazionale dei diritti umani.

  • In corso in Oman il congresso Ifj

    E’ cominciato in Oman il 31° Congresso Mondiale della Federazione Internazionale dei Giornalisti (Ifj) che si concluderà il 3 giugno. La federazione rappresenta seicentomila giornalisti di quasi 150 Paesi.

  • La libertà di stampa è sempre più sotto attacco, in tutto il mondo

    Si rinnova l’allarme per la violenza contro i giornalisti. Non solo: sembrano diminuire anche la tutele dei diritti dei lavoratori.

  • Libertà di stampa, preoccupazioni per Russia e Malta

    C’è il rischio, secondo Amnesty International e Reporter Senza Frontiere che in Russia i giornalisti stranieri possano essere trattati come “agenti stranieri”.

  • Meno omicidi, più minacce. Un altro anno nero per i giornalisti

    Meno omicidi, più minacce. E anche un maggior numero di aggressioni e arresti indiscriminati. Sono i dati poco incoraggianti del nuovo rapporto della Federazione internazionale dei giornalisti.

  • Sei giornalisti uccisi in Europa nel 2021. Aumentano anche le aggressioni

    Sei giornalisti sono stati uccisi in Europa nell’anno appena trascorso.

  • Un appello globale per salvare il giornalismo 'stampato'

    Salviamo il giornalismo “stampato”. E’ l’appello dei sindacati dei giornalisti in tutto il mondo, rappresentati in Uni Global Union e Federazione internazionale dei giornalisti (Ifj).

    Per farlo c’è ancora la proposta di di tassare le principali società di Internet e di supportare la stampa.

    “La crisi della pandemia ha accelerato un declino di lunga data del reddito pubblicitario dei media. Solo quest'anno, le entrate sono diminuite del 20%. Gran parte di questo denaro è stato sottratto dalle società tecnologiche”. Sono società che guadagnano anche dalla diffusione delle notizie senza che agli autori venga corrisposto un compenso.

    Anthony Bellanger, segretario generale dell'Ifyj chiede ai governi di reagire in fretta per salvare un bene pubblico che è anche un pilastro della democrazia.

    Alla luce della grave crisi economica che ci attende, i sindacati vogliono che i governi nazionali intervengano per proteggere i lavori nei media salvaguardare un'industria della stampa che è sinonimo di qualità, etica, solidarietà, diritti del lavoro e libertà fondamentali.

    Il rischio è di una chiusura generalizzata di migliaia di testate con la perdita di decine di migliaia di posti di lavoro.

  • Una Carta etica 'globale' per i giornalisti

    Nell’ultimo congresso di Tunisi è stata approvata una nuova Carta etica per i giornalisti di tutto il mondo.

  • Violenze e abusi contro giornaliste e giornalisti, indagine e piattaforma internazionale

    La federazione europea dei giornalisti (EFJ) sostiene l’iniziativa dell'International Press Institute (IPI)contro le molestie online destinate ai giornalisti.

  • Violenze e minacce ai giornalisti: l'allarme è globale.

    Cresce il numero dei cronisti uccisi, incarcerati, minacciati. Lo dice l’ dell'Ifj, , la Federazione internazionale dei giornalisti, nel corso della riunione a Taipei.