coronavirus

Pubblicità: il settore è in perenne cambiamento, ma adesso c’è stata una notevole accelerazione. E anche un’invesrione di tendenza.

Segnalato anche dall'Ordine dei giornalisti nel proprio sito, torniamo a parlare di un libro che approfonidsce il rapporto tra la comunicazione e la pandemia. La nostra presidente Vania De Luca lo ha coordinato insieme a Marica Spalletta  Inseime hanno guidato un interessante confronto giovedì scorso per riprendere molti dei temi affrontati nella pubblicazione da una molteplicità di autori.(ndr)

PANDEMIE MEDIALI. Narrazioni, socializzazioni e contaminazioni del MediaVirus, a cura di Vania De Luca e Marica Spalletta, Aracne editrice pp 584, Euro 28.00

L’idea di questo volume è nata poco dopo il lockdown della primavera 2020, quando gli italiani cominciavano a uscire di casa accarezzando l’idea di una possibile ritrovata e progressiva normalità, le terapie intensive si svuotavano, i giornalisti tornavano in redazione e riprendevano più massicciamente le attività sul campo, le scuole e le università guardavano con speranza a un nuovo anno scolastico e accademico.

Segnalato anche dall'Ordine dei giornalisti nel proprio sito, torniamo a parlare di un libro che approfonidsce il rapporto tra la comunicazione e la pandemia che ancora stiamo fronteggiando. La nostra presidente Vania De Luca lo ha coordinato insieme a Marica Spalletta(ndr)

PANDEMIE MEDIALI. Narrazioni, socializzazioni e contaminazioni del MediaVirus, a cura di Vania De Luca e Marica Spalletta, Aracne editrice pp 584, Euro 28.00

L’idea di questo volume è nata poco dopo il lockdown della primavera 2020, quando gli italiani cominciavano a uscire di casa accarezzando l’idea di una possibile ritrovata e progressiva normalità, le terapie intensive si svuotavano, i giornalisti tornavano in redazione e riprendevano più massicciamente le attività sul campo, le scuole e le università guardavano con speranza a un nuovo anno scolastico e accademico.

Segnalato anche dall'Ordine dei giornalisti nel proprio sito, torniamo a parlare di un libro che approfonidsce il rapporto tra la comunicazione e la pandemia che ancora stiamo fronteggiando. La nostra presidente Vania De Luca lo ha coordinato insieme a Marica Spalletta(ndr)

PANDEMIE MEDIALI. Narrazioni, socializzazioni e contaminazioni del MediaVirus, a cura di Vania De Luca e Marica Spalletta, Aracne editrice pp 584, Euro 28.00

L’idea di questo volume è nata poco dopo il lockdown della primavera 2020, quando gli italiani cominciavano a uscire di casa accarezzando l’idea di una possibile ritrovata e progressiva normalità, le terapie intensive si svuotavano, i giornalisti tornavano in redazione e riprendevano più massicciamente le attività sul campo, le scuole e le università guardavano con speranza a un nuovo anno scolastico e accademico.

È “un momento difficile per l'intera comunità”, ha ribadito il presidente Mattarella nel messaggio per il 76esimo anniversario dell'eccidio delle Fosse Ardeatine, e ha ricordato: “Al termine di quegli anni terribili, segnati dalla dittatura e dalla guerra, l'unità del popolo italiano consentì la rinascita morale, civile, economica, sociale della nostra Nazione. La stessa unità che ci è richiesta, oggi”.

È “un momento difficile per l'intera comunità”, ha ribadito il presidente Mattarella nel messaggio per il 76esimo anniversario dell'eccidio delle Fosse Ardeatine, e ha ricordato: “Al termine di quegli anni terribili, segnati dalla dittatura e dalla guerra, l'unità del popolo italiano consentì la rinascita morale, civile, economica, sociale della nostra Nazione. La stessa unità che ci è richiesta, oggi”.

A differenza della diretta di Rai Uno, dove si è creduto opportuno riempire i silenzi con un commento da studio, la diretta di TV2000 della preghiera speciale di papa Francesco, nel pomeriggio di venerdì scorso, è stata impressionante. Una scelta decisamente coraggiosa e felice, quella di limitarsi a rimandare le riprese video e audio della TV vaticana: nient’altro che il rito e quello che lo accompagnava, in un tardo pomeriggio romano di fine inverno e di quasi totale coprifuoco.

La Ong “Mani Tese” organizza un confronto online sui suoi canali Facebook e Youtube il 4 giugno alle ore 18.

Facebook individua e mostra la fonte. Lo fa sul tema ‘caldo’ dell’estate, il Coronavirus.

Non c'è nessun dubbio: il protocollo sicurezzasiglato da governo e parti sociali si applica anche a tutte le imprese editoriali. Lo scrive su Twitter il presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti. Insomma, le regole previste per fronteggiare il Coronavirus nei luoghi di lavoro valgono chiaramente nelle nostre redazioni. La conferma arriva dal sottosegretario Baretta. Nelle stesse ore si stava limando anche il nuovo decreto delle misure economiche, che - già nelle anticipazioni - prevedono anche misure per l'editoria 'di servizio'- Intanto cresce il numero di giornalisti contagiati dal virus. Per questo sarà necessario applicare con rigidità l'accordo sulla sicurezza.

Si moltiplicano le prese di posizione sul ruolo dell’informazione in questi momenti così complicati, ora che si stanno regsitrando i primi casi di Coronavirus in Italia.

La psicosi da Coronavirus viaggia anche sui social. In molti, anche con accuratezza, svelano le tante fake news sull’argomento (leggi qui da Avvenire).

Per contrastare l’infodemia, l’epidemia da disinformazione, il Corecom della Regione Lombardia (la più colpita in queste ore dal contagio) rilancia alcune regole base. Sono principi utili ai giornalisti e validi per tutti.

La solidarietà tra Italia e Cina passa anche attraverso i giornalisti. “L'epidemia è solo temporanea. Come l'arcobaleno dopo una tempesta, quando tutto sarà finito, i nostri rapporti e la nostra cooperazione saranno ancora più stretti”, scrive Wang Lin, rappresentante in Europa della All-China Journalists Association, in un messaggio al segretario generale Fnsi, Raffaele Lorusso.

Ogni parola pesa, quando c’è un’emergenza di protezione civile. E la parola dei giornalisti “pesa” anche di più. Perché il fatto che le fonti di informazione si siano moltiplicate e che tutti si rendano visibili al mondo attraverso un semplice click non può essere un alibi, anzi aumenta la nostra responsabilità.

L’emergenza della pandemia ha segnato anche il giornalismo e i giornalisti. Ha imposto un nuovo stile, non solo di vita, ma anche professionale. In questi mesi i decreti governativi hanno ridotto diritti costituzionali fondamentali e hanno introdotto limiti allo svolgimento del lavoro, imponendo, laddove era possibile, il ricorso allo smart working.

Se l’economia sta pagando un duro prezzo all’emergenza del Coronavirus, anche l’editoria sta subendo i primi contraccolpi negativi.

La crisi sanitaria sta mettendo in difficoltà ulteriore gli editori di libri.

E' stato aggiornato dal Ministero (e rilanciato dall'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni) l'elenco di domande e risposte (faq) sul coronavirus. Un vademecum utile per tutti, anche per gli operatori dell'informazione. Leggi qui.

Il decreto rilancio, che è stato pubblicato in queste ore sulla Gazzetta Ufficiale, contiene le norme già anticipate nelle bozze e di cui abbiamo parlato ampiamente anche su questo sito (leggi qui).